29.1.04

Ufficialmente iniziata a settembre, la via crucis per portare a termine un certo impegno professionale sta prendendo l’aspetto geologico di una rampa, con litri di piscia bollente discendenti. Facendo analisi matematica hai calcolato di avere 30 ore di vita privata totale da qui all’8 maggio, e di investirle tutti in albe e sigarette.
Alla fine dell’ermetismo indotto potrai finalmente ubriacarti con un bacardi breezer e ridere alle battute del bagaglino.
Con il culo su tegole innevate cerchi di ricordare gli eventi sociali che non sei riuscita ancora a metabolizzare.
Evento1.non hai potuto vivere da vicino la depressione morale del tuo excollega oggi trentatreenne, ideologicamente contro le festività normalizzate e a favore della figa in reception.
Evento2. cugina ventiquattrenne cattolica praticante sposata ha comunicato di essere incinta per mezzo di locandine appese su tutta la facciata dell’oratorio di Carismate Sopra.
Evento3. un tuo caro coscritto arriva in mansarda con bottiglia sospetta di champagne e dichiara di sposarsi in aprile.Di lunedì sera il pronto soccorso è seriamente affollato.
Evento4.Nevica sulle trazioni posteriori.
Intanto disponi i filtri sulla neve a forma di Help e attendi ottimista.

26.1.04

Telefono.
Madre adirata: Ma….?? Ma come mi hai steso i panni??? Ti avevo chiesto un favore non un danno irreparabile – ma ti sei resa conto di come li hai stesi, …a involtino?? E adesso? Sai quanto ci metto a stirare?
Arkangel: no, calma.
Se non li avessi srotolati avresti capito che erano sagomati apposta per formare la scritta “ti voglio bene mamma” in times new roman

23.1.04

Tra gli obiettivi di gennaio, a parte rimanere bloccata per sbaglio in un ascensore con il cantante dei muse, sono orientata a trasportare il mio pianoforte sul tetto. Semplicemente perché è ovvio che chopin va suonato in salita dentro un banco di nebbia e con un principio di osteoporosi.

In secondo luogo, sette boeing all’ora sopra il mio tetto sono considerevolmente eccessivi se valutiamo che febbraio è il mio periodo britannico e quest’anno la cosa più britannica che posso incrociare sono i sottobicchieri bitter ale
Tra l’altro suppongo che tutti gli aerei che sorvolano la mia area visiva siano diretti a stansted, e che a bordo ci sia un buon 80% di conoscenti partiti per andare a fumare una B&H in Trafalgar Square sulla piastrella con scritto sopra il mio nome.
Poi chiami L. nella speranza che sia sul cesso di casa dei genitori a Lurago Caccivio a leggere Vagina Oggi e invece no, è a Rio da sei mesi, e ha il problema irreversibile dell’amaca rotta in salotto. Grazie ai consigli del corso “contieni la frustrazione” supplemento alla rivista Roba Caduta Dai Camion, ho rubato una sedia dalla sala attesa del gate 8 di malpensa, e l’ho posizionata in anticamera

20.1.04

M: ..ti ha fatto fare la TAC?
Ark: No, passavo davanti all’ospedale e dato che i medici devono fare un certo numero di TAC all’anno e nel 2003 non avevano ancora raggiunto il quorum mi hanno tirato dentro.

Venerdì pomeriggio, farmacia.
Farmacista: ti do anche queste ma mi raccomando, non berci sopra.

15.1.04

[ OT ]
Entrare in un centro commerciale per un insonne cronica è un po’ come essere legati a una sedia, con di fronte un televisore acceso su sarabanda.
Il rumore del carrello altrui è la terza cosa che odio di più al mondo dopo la raccolta degli indumenti per il burundi e la bambina che piange con in mano barbie calva. E’ dicembre, tra pochi giorni è natale, e il post è insopportabilmente retroattivo.
la seconda ragione per cui mi trovo in un centro commerciale è sostenere mia sorella nel suo impulso autodistruttivo. ha intenzione di regalare a mio padre due sloggy rosse e dovrà portare fino in fondo la sua deficienza costituzionale, a costo di andare io allo Sloggy Red Showroom
Prendo due confezioni di Illy espresso e le lascio nel reparto pigiami.
Mentre cammino per la corsia lo vedo:
barba lunga grigio-bianca, grassoccio, vestito da homeless.
Gli passo davanti e dopo pochi secondi alle mie spalle mi dice ciao, e il mio nome.
Il mio nome, scandito, nettamente il mio nome.
Mi giro.
Sparito.
Io ho visto babbonatale.
Babbonatale è un barbone.
Ora, il fatto che poi l’abbia rivisto di sfuggita nel reparto alcolici non va che a ribadire la mia tesi. Tutti gli sforzi dei miei genitori nell’infanzia per convincermi che non esisteva sono classificabili come arroganza gratuita.

13.1.04


Per chi desideri questi squisiti miglioramenti di personalità estratti dal qui presente bugiardino alla voce effetti collaterali passi da me a ritirare una di queste pastigliette new generation

11.1.04

11 gennaio 1997
primo pomeriggio.giro di telefonate. Respira poco, vieni qui. È ora.
No.
non lo vuoi vedere in quello stato, vuoi vederlo con la mano sotto il mento guardarti sarcastico mentre bevi il suo vino variante aceto. Queste sono le condizioni.
Stai in attesa di eventi soprannaturali proroganti per due interminabili ore di tabagismo prioritario.
poi decidi che sotto la maschera della morte forse puoi ancora vedere la sua espressione nobile da cecchino, e salutarlo.
Decidi. Accendi la vecchia golf blunotte direzione casamadre.
Imbocchi la via e da lontano vedi quel maledetto velluto viola sul cancello.
E allora calchi il piede sull’acceleratore e te ne vai via dritta.

Hai sbagliato.

9.1.04

Nonostante avessi largamente espresso di volere solo mirra per natale, madre coraggio mi ha regalato un asciugamano da bidet. Probabilmente è il suo linguaggio per suggerire che è ora che io, a 25 anni, mi sposi.

Da quando ho liquefatto il modem adsl tiscali, il microonde non va a più di 250 W

8.1.04

Per chi fosse interessato a godere della morte di un modem adsl tiscali e in particolare il mio, scriva a tiscalimorte@arkmode.com con oggetto “download modem_microonde.avi”

18.12.03

Disertare la cena della palestra è un demerito grave paragonabile a un’adolescenza privata de ‘La studentessa seduce il professore’ con Gloria Guida
Te ne accorgi quando negli spogliatoi femminili la corporazione everlast si toglie la pancera in lattice, infila le autoreggenti vinavil e ingoia le fedi anulari con sorsi di powerade
Vieni anche tu?
dove.
Alla cena di natale, siamo tutte senza mariti!
Non posso, devo fare le prove per il presepe vivente stasera, io faccio la pecora magra.
Dieci minuti dopo sei a cinque metri dalla palestra con un menu in mano.
Nonostante tu abbia lasciato la macchina accesa fuori, vuoi assolutamente partecipare all’evento.
Te lo meriti, lo vuoi, te lo meriti.
Tra i presenti :
Fossi Figo, personal trainer. Menzione particolare:
Arkangel: “come si chiama quel film con samuel jackson…”
Fossi Figo (serio) : “Laguna blu?” (serio)
J.claude v.damme, istruttrice di aerobica, il miglior culo autoprodotto del nord-ovest
Anonimo telefonico (egli)
Acne Sportiva. (Si dice sia una copertura per dissimulare le cicatrici facciali provocate da una sparatoria nella cariplo di Sesto S.Giovanni)
Marito A Casa 1, che si eccita alla vista dell’aperol
Marito A Casa 2, che si lamenta di essere inseguita continuamente da maniaci sessuali
Porco Pisello, trentottenne che esordisce verbalmente la serata, dopo uno sguardo sui prezzi del menu.
Risate deliranti.
Afferri il concetto, ci pensi due secondi e sperimenti l’iter umoristico degli astanti
“cazzo”
Risate.
“vaffanculo”
Risate.
Vai a spegnere il motore.
Torni, e appoggi il pacchetto di barclay sul tavolo. Fossi Figo vomita, Marito A Casa 1 comincia a spezzare una per una le sigarette, sbriciolandole nel cactus
Anonimo telefonico tenta di togliere le tue mani dal collo della donna, tra l’altro molto prospiciente al cactus.
Devi rimanere, te lo meriti, lo vuoi.
Cameriere:“chi birra?”
la tua manina deperita si alza solitaria tra le spremute d’arancia e i gatorade in borraccia portati da casa.
Arkangel:“scusi, ma questa è zona fumatori?”
Cameriere: “si”
Arkangel, rivolta a Marito A Casa 1 : “scusa, hai un accendino?”
Pausa.
Marito A Casa 1: “non potresti fumare fuori dal locale?”
Anonimo telefonico toglie le spine del cactus dagli zigomi della donna, intanto vai a riaccendere il motore.
Giuri a te stessa di rimanere fino all’amaro.
Marito A Casa 2: “potrebbe assicurarsi che non sia bruciata la mia margherita?”
Cameriere: “ehm. Provo ad avvertire il pizzaiolo..”
Marito A Casa 2: “perché vedi cara, sono tutti radicali liberi e poi faccio una fatica a mantenere la mia 40. Tu cos’hai, la 42? Si ma solo perché hai 25 anni, vedrai dopo i 30, fai splof. Hai visto il cameriere come mi guardava? E’ il tipico cretino che ti lascia il bigliettino sulla macchina, sai quanti maniaci mi seguono e mi lasciano il bigliettino sulla macchina?”
Arkangel: “mh…che macchina hai?”
Marito a Casa 2: “ la lupo”
Arkangel: “benissimo…”
Mentre prepari il bigliettino, Anonimo Telefonico chiede i segni zodiacali.
Espiri inavvertitamente il fumo su Marito A Casa 1 e chiedo il suo.
Cancro ascendente Acquario.
Fingi disapprovazione sul tema astrologico e dopo sette minuti enuncerà di essere Scorpione ascendente Toro.
Dopo due amari si rasenta il coma etilico, qualcuno vuole provare per la prima volta a fare un tiro di sigaretta, la discussione si sposta sulla massa grassa.
Lascio dei soldi a Fossi Figo e dichiaro di avere sonno, d’altronde sono le 11, arrivo tardi sul divano.

17.12.03

sette minuti di esposizione ai venti della tundra (ma non hai un vero cappotto? No, sono contro), segue mohito (ma questa è menta o un post-it verde? No, sono muschi e licheni), segue viaggio in milano-meda a 70km/h da parte di autisti responsabili muniti di 20 punti di patente (mi stacchi il pedale dell’accelleratore, grazie, lo tengo in grembo) e sei su personalitàconfusasplinderit a cercare una sedia a rotelle firmata.
L’ombrello automatico che ti hanno infilato dal collo all’osso sacro, regalandoti massima immobilità, si apre e si chiude seguendo inspirazione-espirazione.

Mentre faccio bollire la pepsi (precauzioni acquabomber tg2) un piagnucolio di felino affranto raschia la porta. Con impulso materno vado in burnout con sedia a rotelle, lui entra con bavaglino ricamato “colazione”. Verso due bustine di aulin nella pepsi e ne spolvero un po’ sui croccantini di pollo.
Realizzare quanto sia inattuabile in questo momento togliere la maglietta mi paralizza nell’anticamera. Decido che per i prossimi tre giorni pagherò un professionista metti-togli-maglietta che mi seguirà dovunque io strisci.
Due ore dopo il mio felino starà pisciando fuxia sulla biancheria intima stesa in lavanderia.