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Ne ho lasciato un po’ nella carta da parati di quel Bed&Breakfast a Inverness
Un po’ nelle chips a lunette senza Vinegar sulla D.Bay
sui biglietti del C81
nelle nike nere di 6 anni fa
in un autogrill sulla Ventimiglia
sotto un ponte autostradale ad aspettare i dispersi, 40 gradi all’ombra
in un piumone nella notte del 24 dicembre
e a volte vorrei un concorde per andare a riprendermelo tutto.

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Destituzioni.
Miss Prissy si dimette con decorrenza domani.
Inutile documentare l’affranto nel perdere una vittima garbata.
ricorderemo di lei
asserzione eternamente posposta: “E insomma”
lemmi imperituri depositati: “circonlocutivo”, “dolo”, “gastrolesivo”
logorroicità :assistenziale ( nello specifico: replicare correttamente alla richiesta dell’interlocutore in solleciti 00:00’:05”, per poi assediare verbalmente il concetto per 01:50’:00” pretendendo applicazione)
riconoscimenti pubblici: il girovita più minuto della storia del femminismo
frase sorteggiata per viaggiopremio: “ma non hai qualcosa di più rock, tipo Simon & Garfunkel?”

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Siero di Vaniglia
si incanala nelle mie 21 ore su 24
nei gangli nervosi assegnati a singoli disegni di divertissment fuorviante
rigagnola aromatico guadando il budello cerebrale, e sistematicamente all’alba lacrima dalle cornee per ritornare nell’epidermide.
non puoi radiarlo in qualche organo periferico o bruciarlo nel caminetto o suonarlo al pianoforte.
te lo tieni, insieme al tuo inferno vitalizio.
Spine.

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Nell’acme della debilitazione fisica sento la necessità di cooperatore chimico.
Sottostimo l’aiuto materno, che si materializzerebbe in filetto di manzo ancora in piena attività di ciclo di krauss
Programmo di spalancare la porta della farmacia, svenire sulla moquette e trascinarmi manifestando stati nocivi per istruire visivamente la responsabile a intervento; ma soprattutto per permetterle di sopravvalutare le mie condizioni attuali.
Dotata di memoria breve scadente attraverso le porte automatiche con camminata perentoria e chiedo -sopracciglio alzato- un lanciafiamme. Lei travisa e mi insulta tentando di propinarmi preparati commerciali VitaSu9000 gusto mandarino da sciogliere in acqua.
Risaputo pubblicamente che la procedura SCIOGLIMENTO è un criterio old economy che toglie ogni sensazione di laboratorio clinico avveniristico, le delucido che per l’assunzione della medicina necessito- io– abbracciata insieme al mio target- di un iter assimilativo progressista.
Già le capsule in poliammide con polverina cilindrica interna sono degne di ammirazione perché sanno di radioattivo a chilometri di distanza.
Ma se le devo dire la verità, mi sento pronta per un livello superiore.
Lei mi osserva, binoculare, e partorisce.
le sto chiedendo di fottermi, e pretendo lo faccia con ricercatezza.
inaspettatamente le compare lo scintillio dell’intelligenza. Mette gli scarponi da neve e si suppone scenda nei piani bassi. Ipotizzo ascensori con chiavi per accedere a planimetrie farmaceutiche eclissate.
Torna dall’atelier con mezzo metro di neve in testa e lente appannata.
Mi consegna un cofanetto ad arco gotico con packaging fortemente asettico e artigianale.
L’iter in questione non è divulgabile.
Le provette millimetriche contenenti la sostanza brillano al buio.
Il gusto, purtroppo, è piacevole, e non eleva quindi il fattore placebo.
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Personalità è comprare saccarosio in farmacia mascherato da appellativi futuristici a prezzo iperbolico.

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Ambiente di tensione di ieri notte: saturo
Obiettivo: arrivare salubre all’alba
Ore dormite: 2
Bottiglie spaccate: 2
antalgici sfruttati: 1
SORPRESA: neve irriconoscente
la goccia che cade sui cocci fracassati.

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Il Bioritmo è atterrato. I neuroni passeggeri sono pregati di smontare per destinazione fanculo.
Per il decollo si attendono passanti ignoti carichi di toblerone e rinomati incassatori.
Il comandante vi augura geloni al culo sulle tegole.

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In scala da uno a dieci 1 Sorriso cinico | mio, mar morto di Pece liquida cola in discesa mai tornare indietro, neanche per la rincorsa
E invece svolto indietro, io sorriso cinico chiedo trasformatemi in sale
Ma sgretolo | guardo indietro mi sbriciolo colata di catrame pessimismo e fastidio