Domenica. Raduno di tutti i lombardi che portano dignitosamente il mio cognome per gli 80 anni di Santa Lucia, l’antenata più anziana della Famiglia che vanta settanta casi su cento di tumore al polmone.grazie.
Tra l’altro aprendo a caso il libro delle Risposte, alla domanda Mi verrà un tumore ai polmoni, il volume ha risposto : chiedilo a tua sorella.
Causa blocco strade il convoglio di 40 auto e dodici furgoni svizzeri contenenti vichinghi imparentati si sposta con la bandierina su ogni cofano con la foto di mia nonna.
Tutti tranne l’ammiraglia di mio padre che porta quella di S.Segall
Due elicotteri della polizia ci scortano al ristorante L’Unto, sei nocs dietro e sei davanti aprono e chiudono il drappello correndo. L’ammiraglia di punta mantiene il passo sui 70km/h, poi scende a 65; a 50 mia sorella mi disegna con l’uniposca un puntino sul cuore, e tiene in verticale la siringa di adrenalina. Nel tragitto una Wolkswagen Coraggio ci taglia la strada. Santa Lucia abbassa il finestrino oscurato, appoggia il mitra e spara alle gomme. Alza.
Si arriva all’Unto. Dai furgoni gli svizzeri fanno uscire dodici bovini frizionati con l’olio di padre pio e li accompagnano in fila indiana nelle cucine. Per ultimo esce un signore biondo con il cappello con le corna e un tirapugni. Le armi da fuoco danneggiano la carne.
Santa Lucia entra nel ristorante, si fa togliere la pelliccia del ’21 da un cameriere turista (per santa lucia, i non brianzoli sono tutti turisti), scorre la panoramica della sua discendenza e dice Allora, mangiamo e finiamo in fretta questa buffonata.
Ore 13. i dieci minuti di attesa-antipasti per un brianzolo sono l’inferno.
Zio S. si lamenta che in dieci minuti costruiva un armadio a diciannove ante.
Mio padre che in dieci minuti faceva tre partite di FreeCell. perdendone due.
Pietro (dai 3 ai 5 anni) sale in piedi sul tavolo e beve avidamente la saliera a garganella, dimostrandoci che bisogna abbattere i tempi della nutrizione quando fuori ci sono 300 mq di fango sfruttabile.
Io sono seduta davanti a mia cugina Immacolata Conc, sposata 2003 a anni 23, madre 2004 a anni 24. Il rospetto di 3 mesi (forse) dorme in carrozzina a ore 13. Il marito è un feticcio di legno depositato sulla sedia.
Se la prassi rispettosa di un raduno familiare prevede zie quarantenni frusciare intorno alle ventenni stimolando istinto materno e sollecitazioni di nozze e gravidanza, io ho una cugina più giovane di me che sincronizzata agli affettati di bormio scarica sul tavolo un Quando ti decidi a sposarti e fare un figlio.
Io e mia sorella apriamo la seconda bottiglia di rosso.
Rapida occhiata al rospo: no, grazie.
Che poi. Dopo alcuni anni in cui tuo figlio è solamente un’estensione dei tuoi capezzoli, comincia a crescere, impara a parlare, e a tre anni è un idiota.
Mia sorella, psicologa: non è un idiota, è un bambino.
Io: No. È un idiota.
Psicologa: i bambini non capiscono un cazzo.non capivi un cazzo neanche tu.
Io: non lo puoi testimoniare.Inoltre uno che gioca a chi dice Forbice a voce più alta è un idiota.
Pietro no. Pietro (dai 3 ai 5 anni) non gioca a forbice ma si sta rotolando indisturbato nel fango da 25 minuti.
Ore 14. gargarismi di taleggio.
Immacolata Conc, dopo la sigla, dà il via al resoconto splatter del parto.
Feticcio sostiene la descrizione vibrando la coda dell’occhio.
Ognuno ha diverse reazioni di fronte al report, a seconda del background vissuto in campo parto. Mia sorella E.R., mio fratello TheSims2, io l’esorcista.
Ore 15. Fonduta di burro.
Al risotto, Imm Conc tira fuori una tetta da 2 kg e con il polso da falegname ce la sbatte sul tavolo.
Pronti.
Feticcio dice: è ora della pappa per il coso calvo che abita in casa mia da un po’ di giorni. Poi torna a tradurre Pinocchio.
Quando sento la parola “pappa” sono colta dai tipici sintomi della lebbra.
Mia sorella mi porta fuori a fumare una sigaretta, con in mano il chianti per sicurezza.
Ore 16. Superfiorella intollerante ai latticini sta divorando la coppa gelato alla crema. Zio S. affronta con me discussioni religiose ai confini della rissa.
Per inciso non ho dormito un cazzo.
Alle 16.30, santa Lucia si alza dal tavolo e decide che le facezie sono terminate.
Grande Chef: tutto bene, le è piaciuto?
Santa Lucia: mah. Se lo dice lei. Buonasera.