6.1.03

tetti.
Decorrere metà della propria vita a dislivello 45°
promuove piccole lineari conseguenze:

– rendere vigente la consapevolezza di poter decedere ogni secondo per scivolamento
– anatomizzare il senso della provvisorietà umana
– fruire di una compatta muscolatura glutea
– godere di anticorpi temprati a qualsiasi escursione termica
– contrarre patologie stagionali a intervalli regolarizzati e prevedibili
– rileggere costantemente le proprie infrazioni storiche
– stilare classifiche mentali della genialità umana a cinque stelle
– stilare classifiche mentali della genialità umana a quattro stelle
– ammettere l’inabilità di soppesare woody allen in quanto super partes
– antropomorfizzare il silenzio come entità non-deconcentranda
– concretare in percezioni tattili attuali la memoria documentata
– sacramentare per la deficienza di inchiostro in biro