In un magro articoletto di una rivista preoccupante sono venuta a conoscenza di una pillola che fa dimenticare.
I traumi.
Condizione sine qua non della veridicità del paragrafo risiede nel numero delle edizioni del Costanzo dedicate. Zero.
La percentuale di ingredienti contenuti nella pillola, ora nota solo ad Al Quaeda, è in via di formulazione.
In caso si sbagli la dose, è possibile la cancellazione di ricordi prima o dopo lo shock, o addirittura di tutti tranne dello shock.
(ipotizzo le avvertenze nel foglietto illustrativo).
Mi commuovo considerando le fonti di questo genere di articoli trasfigurati per l’occhio standard femminile, prese probabilmente da documentazione davvero scientifica e prolissa. Da un trattato interminabile, la redattrice ha non solo l’inconsueta abilità di sintesi di 14 righe + foto di seminudo lounge, ma ci propone un revival illuministico. Promossa.
Nel caso di una loro effettiva presenza sul mercato, con pericolo di cancellazione imprevista estendibile al massimo di un anno di vita, io rischierei.